Consigli per un Visual Storytelling di successo

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Senza internet e senza social, nessuno, oggi, potrebbe parlare di digital marketing.

Ma vale anche il contrario: attualmente, senza una presenza online, nessuna azienda può dire di star investendo al meglio il proprio tempo e il proprio denaro. Se non sei online quasi non esisti.

Ecco perchè è importante essere raggiungibili su tutte le maggiori piattaforme social, in modo da garantirsi un vasto pubblico variegato, ma anche mescolarsi al trend del momento, tra scatti su Instagram, selfie su Facebook e contatti tramite Whatsapp per comunicare esattamente come la maggior parte del mondo comunica oggi: in digitale.

In quest’ottica, il Visual Storytelling è tutto.

Ma di cosa si tratta, esattamente, e come conviene impostarlo?

Come ottimizzare un Visual Storytelling

Quando parliamo di Visual Storytelling, in sostanza, stiamo considerando quella parte di marketing che si esplica attraverso le immagini: foto, selfie, work in progress, gif e quant’altro diventano parte integrante dell’azienda e della sua storia, coinvolgendo il pubblico in racconti, iniziative e aneddoti.

L’effetto è immediato poichè un’immagine colpisce di netto e raggiunge molto prima di una frase, di un post di aggiornamento, che va necessariamente letto.

Motivo per il quale molte aziende hanno cominciato il proprio Storytelling addirittura in fase di work in progress, condividendo con il grande pubblico le fasi precedenti l’inaugurazione e l’apertura ufficiale dell’attività: i (potenziali) clienti si sentiranno, così, coinvolti e acquisteranno fiducia, partecipando al “dietro le quinte” di una realtà che, presto, dovrà consolidarsi per andare avanti. Ed è un elemento fondamentale.

Si può anche creare un alone di mistero, come una sorta di conto alla rovescia o di indovinello che, all’apertura ufficiale dell’attività, potrà essere svelato.

Nonostante l’immagine, spesso, parli da sola e arrivi dritta al punto (o, se si è fortunati, al cuore delle persone), è sempre necessaria una descrizione: sintetizzata in una o tre parole per dare più impatto o comprensiva di una storia o di un aneddoto non importa; l’immagine deve essere accompagnata da un’idea ben precisa espressa a parole.

Un asso nella manica, poi, può essere un hashtag ad hoc o personalizzato: in questo modo si creerà velocemente una rete di “affiliati” incuriositi dai post a tema, e si potrà, perchè no, anche coinvolgere proprio il pubblico in foto e post dedicati. Di qualunque cosa vi occupiate, avere dei testimonial “volontari” è importantissimo e, allo stesso tempo, far sentire importante e “condiviso” il pubblico è una mossa vincente!

Inoltre, se avete uno staff unito e ammiccante ai social, potete raccontare la storia del vostro brand attraverso live, scatti in ufficio, foto di cene e anche momenti distanti dalle ore lavorative: l’immagine che se ne ricaverà sarà di simpatia e fiducia, poichè il pubblico resterà colpito dalla coesione e dalla genuinità dei rapporti tra colleghi.

Parlare con le immagini

Comunicare emozioni attraverso le immagini è importantissimo: postare collage, pic combinate con “prima e dopo” o gif che personalizzano un momento particolare è sicuramente una carta vincente e più like si collezionano e più i post saranno visibili, raggiungendo più persone e, quindi, più potenziali clienti.

Anche la Mission ha la sua importanza: comunicare all’esterno l’intenzione dell’azienda o del brand e condividere con il pubblico festeggiamenti e traguardi raggiunti, nel tempo, arricchirà la vostra storia, reale e virtuale, lasciando, però, online una traccia che sarà per sempre raggiungibile anche da chi interagirà con i vostri profili social per la prima volta.

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