Dai fagioli può nascere il tuo packaging

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E’ cosa nota che i fagioli contengono diverse sostanze utili al funzionamento dell’organismo ma quanti avrebbero pensato di usare i loro scarti per un packaging? Il made in Italy, anche in questo caso ha sorpreso l’intero pianeta con un’invenzione senza precedenti. Vediamo di che cosa si tratta.

Un’impresa italiana operante nel mercato cerealicolo ha ideato una carta riciclata al 100%. Fin qui nulla di innovativo ma in realtà la cosa originale è che essa viene ricavata attraverso l’utilizzo degli scarti derivanti dalla lavorazione dei fagioli.

Il prodotto

Si chiama Crush Fagiolo ed è l’unico tipo di carta ad aver ottenuto la certificazione per il contatto diretto con gli alimenti. Inoltre, il fatto che essa sia completamente riciclabile rende gli imballaggi eco-sostenibili.

Come è nata l’idea?

Il prodotto nasce da un progetto chiamato Save di Waste, ideato e portato avanti da un’azienda del vicentino già operante nel mercato dei legumi. L’intero processo comincia con la selezione delle sementi (No Ogm) coltivate in Etiopia in determinati programmi per lo sviluppo economico e agricolo. Gli avanzi delle coltivazioni vengono, quindi, utilizzati per realizzare la carta Crush Fagiolo che, a sua volta, permette di raggiungere notevoli vantaggi in termini di impatto sull’ambiente. La carta ottenuta, infatti, offre la possibilità di realizzare imballaggi eco-compatibili coinvolgendo sia l’azienda produttrice sia il consumatore finale.

Numeri e caratteristiche del prodotto

L’iniziativa ha prodotto dei benefici sia per l’azienda sia per il pianeta. Vediamo perché. Partendo dai vantaggi per l’ambiente il dato più interessante la riduzione del 20% della produzione dei gas che creano l’effetto serra. Questo è dovuto soprattutto al minor consumo di cellulosa vergine (-15%) per la produzione della carta, che in termini pratici vuol dire una riduzione del numero di alberi abbattuti.

Il risultato

Questo procedimento, quindi, consente di avere un packaging che può stare a contatto diretto con il prodotto e che, quindi, non necessita della busta interna. Questo significa un minor dispendio di risorse e una riduzione dei rifiuti prodotti. Una trovata tutta italiana che tutela il benessere del pianeta.

 

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