Quando Google ha detto addio alla generazione Nexus di dispositivi mobili, probabilmente aveva già in mente in la direzione in cui spingersi nel prossimo futuro: è da lì, nel 2016, che si è originata, infatti, la gamma Pixel.
Dopo aver presentato una prima collezione di gadget, tra smartphone standard ed XL e tablet con display AMOLED, nel 2017 è stata la volta dei pOLED; l’8 Ottobre appena trascorso, invece, è stata introdotta, ad un evento a New York, la generazione 3.
Caratteristiche tecniche
Partiamo dal prezzo: per la versione standard e la XL del Google Pixel 3, gli androidiani più incalliti dovranno sborsare, al momento, 899 e 999 euro; cifre, forse, un po’ proibitive per gli aficionados di altri brand, magari solo incuriositi dalla nuova proposta di Mountain View.
In effetti, se il design non colpisce e non stupisce, se non altro perché quasi ripetuto dalla scorsa generazione, è proprio tenendoli tra le mani che si possono scoprire tutti i segreti… ed i buoni motivi che motiverebbero prezzi e corsa all’acquisto.
Cominciamo dal retro, in Gorilla Glass 5 trattato, che offre una migliore presa, la possibilità di ricarica wireless e una saggia opacità che evita l’accumulo di “ditate”; nota negativa, per alcuni, è che non si sia ancora abbandonato il notch, pronto ad ospitare una doppia fotocamera e uno dei due altoparlanti frontali e che aggiunge versatilità e funzionalità ma che, per molti, resta indigesto.
In compenso, il display AMOLED è considerato come uno dei migliori della categoria: risoluzione 1440×2960 pixel, 6,3 pollici di ampiezza, offre colori brillanti e definiti e contrasti perfetti, per un’ottima esperienza foto e video (ma anche di videogaming); eccellente anche il sensore di luminosità per l’adattamento alla luce ambientale e la modalità always on per le notifiche.
Gli altoparlanti consentono un ascolto di musica ad altissimo volume privo di distorsioni e, in dotazione, vengono forniti i Pixel Buds, gli auricolari che usufruiscono anche del supporto per leggere le notifiche, l’ora o eseguire comandi vocali.
Il processore è uno Snapdragon 845 che lavora insieme a 4 GigaByte di RAM e garantisce un’autonomia anche superiore alle 24 ore grazie alla encomiabile versione di Android Pie equipaggiata.
Funzionalità, barra delle applicazioni, tasto home ed altre piccole cose sono state migliorate e completate con gesture nuove che indirizzano verso altrettanti nuovi utilizzi, incluso le applicazioni di “controllo”, sia intese nel campo della salute che dell’usabilità stessa del dispositivo.
Ricarica wireless
Quando parliamo di ricarica wireless, in realtà, ci riferiamo anche ad una funzionalità diversa del gadget: una volta posizionato sullo stand, infatti, questo si trasforma in una sorta di vecchia “sveglia da comodino“, in grado, però, di mostrare, oltre all’orario, anche le notifiche e sempre rispondendo al sensore di luminosità ambientale.
La chicca? La sveglia reale è anticipata da un effetto alba simulata, grazie al quale il display si illumina progressivamente a partire da un quarto d’ora dall’orario stabilito.
Comparto fotografico
La fotocamera posteriore del Pixel 3 XL è da 12 MegaPixel, dotata di obiettivo stabilizzato otticamente; quella frontale, invece, ospita due unità da 8 MegaPixel (per scatti normali, grandangolari e autoscatti di gruppo), tutto con una resa eccellente in ogni condizione, dai ritratti ai panorami alle intenzioni macro; ottimo lo zoom ed anche i video appaiono incredibilmente stabili.
Per le foto in modalità notturna niente miracoli, ma il dispositivo si difende benissimo rispetto ai competitor con tecnologia dedicata; menzione d’onore per la modalità Playmoji per giocare con una folla personaggi in 3D e per la grande disponibilità di strumenti offerti per il photo editing.
In italia si attende l’arrivo della versione compatta che, probabilmente, è quella che alletta di più gli amanti delle varianti XL… non altrettanto estimatori, però, dell’ingombro delle dimensioni ExtraLarge.
Insomma, gli anti-Apple sono serviti: la nuova generazione di Google Pixel promette di offrire la migliore esperienza mobile sul mercato per almeno un paio d’anni!