10 cose che un copy non deve mai dimenticare

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Chi lavora nel mondo della comunicazione conosce David MacKenzie Ogilvy, il guru del settore, che ha gettato le basi per uno stile sintetico ed accattivante.

 

Nato in Scozia da una famiglia di origini nobili David MacKenzie Ogilvy, ebbe la possibilità di studiare in importanti scuole, compresa Oxford, dalla quale però fu espulso perché ritenuto troppo irrequieto e svogliato.Dopo l’espulsione fa il girovago per circa 15 anni, girando il mondo in lungo e in largo e facendo i più disparati lavori tra cui anche la spia per gli inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ma il primo vero “lavoro” nel ramo pubblicitario è come venditore porta a porta, dove riesce particolarmente bene; con questa mansione si fa le ossa nel rapporto con il cliente ed il suo successo come venditore lo porterà a scrivere un manuale di vendita.
Questa sua pubblicazione destò gli interessi della Mather & Crowther, una delle agenzie pubblicitarie più importanti d’Inghilterra, dove uno dei suoi fratelli lavorava come account manager; i vertici aziendali decisero di assumerlo e di dargli la possibilità di studiare a New York le tecniche pubblicitarie d’oltreoceano.
Negli USA la scena pubblicitaria è fervente, e decise di restare lì, dove nel 1948 aprì un’agenzia tutta sua insieme ad altri soci.

Il suo modo di fare comunicazione si distingueva per uno stile diretto ed asciutto, alcuni lo hanno definito essenziale; la strategia che era solito adottare era quella di titoli “sognanti” e testi argomentativi, uniti a fotografie o illustrazioni che sanno suggestionare,che stimolino l’attenzione e che siano evocative.Si impegna non solo a creare interesse intorno ad un brand, ma elabora strategie in grado di enfatizzare il rapporto tra cliente e prodotto, rendendolo affascinante e sviluppando quello che in futuro verrà definito “engagement”.

Il Re del Copywriting ci ha lasciato 10 consigli da seguire, per rendere la comunicazione pubblicitaria (e non solo) diretta ed accattivante:

Leggi il libro di Roman-Raphaelson sulla scrittura. Leggilo tre volte.

Scrivi come parli. Con naturalezza.

Usa parole brevi, frasi brevi e paragrafi brevi.

Non usare mai parole gergali come riconcettualizzazione, demassificazione, attitudinalmente, accattivante. Sono tipici di un presuntuoso che se la crede!

Non scrivere mai più di due pagine, su qualsiasi argomento.

Controlla le tue citazioni.

Non inviare mai una lettera o un promemoria il giorno stesso in cui l’hai scritto. Rileggilo, ad alta voce, la mattina successiva e correggilo.

Se si tratta di qualcosa di importante, chiedi ad un collega di aiutarti.

Prima di inviare la tua lettera o il tuo promemoria, assicurati che sia chiaro cosa vuoi che faccia chi la leggerà
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Se vuoi ‘azione’, non scrivere. Va’ dalla persona interessata e di’ cosa vuoi.

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