Marketing & sostenibilità: Corona trasforma le sue lattine

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Il green marketing conviene proprio a tutti: all’ambiente, al brand, in termini di awareness e reputation, e al fatturato.

Ecco perché sempre più aziende si stanno muovendo in questa direzione, impegnandosi, a volte in maniera molto settorializzata o temporanea, altre in una vera e propria ottica di rivoluzione dell’intero concept, attraverso una serie di iniziative.

Non parliamo, ovviamente, di chi decide di dar vita a nuovi prodotti per raccogliere fondi da destinare, in parte, alla causa ambientalista, ma di chi rivede completamente almeno un aspetto, se non l’intera filiera, della propria proposta commerciale e/o conduzione aziendale.

Un esempio?

La scelta di Corona di dire addio agli anelli di plastica che tengono insieme le lattine, rivisitando la sagoma delle lattine stesse.

Benvenuto “fit pack”!

La riflessione è stata molto intelligente: perché utilizzare dei connettori di plastica – futuri rifiuti istantanei – quando, semplicemente forgiando diversamente la sommità e il fondo delle lattine le si potrebbe impilare facilmente le une sulle altre?

È stato proprio così che si è studiato e poi realizzato, anche grazie alla collaborazione con la Leo Burnett di Chicago, una delle agenzie pubblicitarie più importanti al mondo, il “fit pack“, una struttura filettata che si è fornita ad ogni singola lattina, in alto e in basso, per poterle “avvitare” tra loro: un sistema che, ad oggi, permette di impilare fino a 10 lattine senza la minima necessità di inserire la plastica nel processo.

Anche la soluzione per raggruppare un numero più ampio di elementi è stata vagliata: meno di un anno fa, infatti, Grupo Modelo, il brand proprietario di Corona, ha lanciato un anello forgiato in materiale biodegradabile di origine vegetale, assolutamente plastic free, e sta tutt’ora sperimentando nuove idee in tema.

Il progetto “fit pack” ha vinto persino un award, il Leone di Bronzo al Cannes Lions Festival, ed è stato fatto conoscere in giro attraverso un breve video esplicativo molto interessante.

L’industria delle bevande, come accennato anche nello spot, produce oltre 16,5 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica ogni anno di cui, secondo le stime dell’organizzazione internazionale Oceana, 8,8 milioni finiscono purtroppo nell’oceano, devastando gli habitat naturali di flora e fauna marina ed entrando, attraverso le microplastiche, all’interno della catena alimentare… raggiungendo, di conseguenza, anche le tavole delle nostre famiglie.

Nonostante il crescente impegno in questo senso, infatti, sarebbe ancora solo il 9% dei rifiuti di plastica a venire effettivamente riciclato. Davvero troppo poco e i danni appaiono ogni giorno sotto gli occhi di tutti, anche grazie al tam tam sui social.

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