Bonus investimenti pubblicitari – Anno 2020
Con l’approvazione del Decreto Cura Italia e del successivo Decreto Rilancio si rafforza l’incentivo per il settore dell’editoria: è stata, infatti, innalzata la percentuale del contributo e sono stati fissati nuovi termini per la presentazione delle domande per il 2020.
Il credito di imposta è calcolato, per il solo anno 2020, nella misura unica del 50% dell’intero valore degli investimenti effettuati e non più sul valore incrementale.
Il 30 settembre scade il termine per la presentazione della documentazione richiesta.
L’incentivo è riservato esclusivamente ad investimenti pubblicitari su giornali (digitali e cartacei), televisione e radio qualificate registrati al Tribunale con un direttore responsabile di riferimento.
A chi è rivolto
- Imprese (piccole e grandi)
- Lavoratori autonomi
- Enti non commerciali
Spese ammissibili
Investimenti in campagne pubblicitarie su stampa quotidiana e periodica (anche online),
su emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali non partecipate
dallo Stato.
Spese non ammissibili
- Inserzioni pubblicitarie sui motori di ricerca e sui social;
- Televendite, servizi di pronostici, giochi e scommesse;
- Spese accessorie e costi di intermediazione.
Requisiti
Gli investimenti devono essere effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale (presso il ROC – registro degli operatori di comunicazione) e dotate della figura del direttore responsabile.
Il credito di imposta è fissato nella misura del 50% dell’intero valore degli investimenti pubblicitari effettuati e non più sul valore incrementale.
Il credito sarà utilizzabile in compensazione mediante il modello F24.
L’agevolazione è concessa nei limiti del Regolamento De Minimis.
Documenti richiesti
- Visura
- Preventivi
- Contratti
- Fatture
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