Ci stiamo abituando lentamente, ma sempre più velocemente, ad ottenere subito quello che vogliamo: succede con i corrieri che ci portano a casa quello che abbiamo ordinato online solo poche ore prima e con le piattaforme streaming che ci consentono di guardare i nostri contenuti preferiti in qualunque momento, senza più vincoli di tempo e di disponibilità; qualche psicologo e sociologo, addirittura, è convinto che tutto questo stia avendo delle ripercussioni molto serie anche nelle nostre relazioni affettive, dove al primo segnale di “non tutto e non subito” ci sentiamo a disagio e corriamo ai ripari, in cerca di emozioni più a portata di mano.
Il futuro, insomma, appare On Demand in tutti i suoi aspetti.
Una nuova quotidianità?
Con l’utilizzo massivo delle nuove tecnologie – con social, app e smartphone in cima alla lista -, il tempo sembra contemporaneamente dilatarsi e restringersi: da un lato, veniamo letteralmente bombardati da informazioni, contenuti e possibilità di azioni differenti, per cui anche mantenere il punto, in certi casi, diventa difficile; quante volte, ad esempio, capita di prendere il cellulare per un motivo preciso e, poi, di dimenticarlo pochi minuti dopo, distratti da qualche altra attività? Dall’altro lato, infatti, proprio questa immersione a 360 gradi fa sì che ci si ritrovi a rimproverarsi di aver “perso tempo”, completamente rapiti da qualcosa di imprevisto.
È anche per questo che chi si occupa di servizi, comunicazione e vendite gioca tutto sull’immediatezza: è una sfida all’ultimo secondo, ormai, quella per accalappiarsi l’attenzione di un cliente, nella maggioranza dei casi disposto anche a spendere di più pur di ottenere “quanto prima” la cosa che desidera in quel preciso momento…anche perché potrebbe non essere così importante per lui già pochi minuti dopo!
Ma cosa dobbiamo aspettarci, quindi, dal prossimo futuro?
E, soprattutto, dobbiamo preoccuparci?
L’idea è quella di una nuova quotidianità, strutturata proprio intorno al concetto dell’On Demand: la user experience sarà resa sempre più fluida e migliorata, il domani sempre più “attaccato” all’oggi, le attese sempre più brevi e smart; uno scenario che potrebbe, in effetti, apparire distopico, ma anche ricco di opportunità e di occasioni da cogliere. D’altro canto, lo stesso colosso di Amazon ha fatto della celerità il suo tratto distintivo e un valore aggiunto… anche se, come è emerso da molte inchieste, anche a discapito del trattamento dei dipendenti e dell’ambiente.
Non resta che aggiornarsi per capire quali saranno i trend assoluti degli anni a venire, contestualmente ricordando che, però, in molti casi fare “meglio” significa anche fare più lentamente; anche perché sono le cose che ci fanno sudare quelle che apprezziamo di più!