IL 2020 SEGNA UNA CRESCITA NETTA DELLA DIGITALIZZAZIONE

E-commerce, streaming e video-conference: passi in avanti per servizi ed attività

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Un anno che ha rivoluzionato il mondo per intero, in ogni settore, nel bene e nel male, che si voglia parlare di digitalizzazione o di medicina, di attività fisiche o di pensiero. Tantissime le imprese costrette a chiudere per sempre, moltissime le nuove che sono venute alla luce.

Settori interi hanno dovuto fare i conti con le chiusure dovute al Covid-19, come ad esempio il mondo dello spettacolo e quello della ristorazione. In molti hanno dovuto reinventarsi, creare dei percorsi alternativi, diversificare l’offerta al pubblico, costretto anch’esso a casa, con tutte le diverse abitudini che ciò ha comportato.

Proprio nell’ambito della diversificazione delle offerte, secondo un’analisi, condotta da Dell Technologies, l’81% delle aziende italiane sta ridisegnando il proprio modello di business, come conseguenza dei cambiamenti derivati dalla pandemia.

UN’EVOLUZIONE DIGITALE A 360°

Cambiamenti che già molte aziende sono riuscite ad introdurre da marzo scorso in poi. Il 2020, infatti, ha segnato una rivoluzione ed un upgrade per tutto quel che riguarda il mondo del digitale, portando così ad una profonda Digital Transformation.

Le limitazioni fisiche, da un lato dei rivenditori, dall’altro dei clienti, hanno condotto ad un ripensamento delle proprie attività, aprendo la strada agli e-commerce e alla vendita online.

Chi vendeva o acquistava soltanto in negozio, ha dovuto fare un passo indietro e considerare le alternative digitali.  Escludendo i limiti geografici, in molti hanno potuto constatare l’ampiezza della scelta, e questo sia da una prospettiva che dall’altra.

Con i social network a fare da tramite, le aziende hanno dovuto curare la propria presenza digitale, migliorare le interazioni online con i propri follower e strutturare un’esperienza d’acquisto senza intoppi per i clienti che li sceglievano.

Non senza difficoltà, molti hanno dovuto lavorare duramente per velocizzare un processo che, d’improvviso, si è reso necessario per la stragrande maggioranza dei brand.

Chi è riuscito ad implementare la propria strategia con il digital advertising è riuscita a comprenderne le potenzialità: non è solo il cliente che ricerca il prodotto giusto, ma anche il tuo prodotto che può essere mostrato al cliente giusto.

La privacy dei clienti, servizi di assistenza tramite messaggistica o telefonia, opzioni sui cambi e sui resi, email di tracking e tanto altro: le potenzialità della Digital Transformation hanno caratterizzato il 2020 e hanno fatto aumentare la fiducia di aziende e clienti in questi mezzi.

LA CRESCITA DI ALCUNI COMPARTI ECONOMICI

Entrando nel dettaglio dei dati, si dimostra lo stretto legame tra il coronavirus ed il passo avanti fatto nel campo della digitalizzazione.

A livello globale, Salesforce evidenzia come già solo nel secondo semestre del 2020 ci sia stato un aumento di piattaforme dedicate al commercio elettronico del 71% rispetto allo stesso periodo del 2019. Questo ci sottolinea la necessità per tanti commercianti di rivolgersi alla vendita online per sostenere il proprio business.

In Italia, Paese che nel campo digitale partiva molto indietro rispetto agli altri Paesi europei, c’era da fare i conti anche con arretratezza digitale di un’ampia porzione della popolazione sopra i 55 anni e con la sfiducia di molti nell’utilizzo delle carte di credito per gli acquisti online.

La sfida è stata raccolta da molte aziende e alcuni settori, in particolare, hanno visto incrementare il proprio giro d’affari. In prima fila il settore alimentare: da un lato le piattaforme di food delivery, a sostituire la possibilità di andare al ristorante, dall’altro supermercati e negozi che, sia fisicamente che a domicilio, hanno continuato ad operare, fornendo agli italiani la possibilità di divertirsi in cucina. Secondo una ricerca di TechCrunch, la vendita di prodotti di alimentari e bevande ha visto un incremento del 58,5%.

Altro incremento si è visto nel settore dell’elettronica. Tra smart working e tempo libero da occupare, grandi investimenti sono stati rivolti a computer, televisioni e dispositivi in grado di aiutare a vivere e superare il lockdown. Rientra in quest’ambito il settore del gaming, che vede, a livello globale, una percentuale dell’87% di persone (dato rilevato da GlobalWebIndex) che utilizza cellulare, pc o consolle per giocare con dei videogame.

LA DIFFUSIONE DI VIDEO CALL E STREAMING

Rimanendo in tema di smart working, menzione speciale per le piattaforme di video call (come Zoom e Skype) ed i tools dedicati al mondo del lavoro (come Slack e Trello), utilizzati da circa il 70% dei lavoratori chiamati a confrontarsi con tanti nuovi strumenti digitali da casa (dato rilevato da GlobalWebIndex).

In forte aumento anche le sottoscrizioni alle piattaforme per la visualizzazione di film e serie tv in streaming, con Netflix, Amazon Prime Video e Disney+ in prima fila, con un incremento, alla fine del terzo trimestre del 2020, del 28,3% di abbonati rispetto all’anno precedente (dati rilevati da Strategy Analytics).

Considerato il protrarsi della situazione d’emergenza in tutto il mondo, e le restrizioni conseguenti, anche il 2021 potrebbe accogliere un ulteriore passo avanti per quanto concerne la digitalizzazione di servizi e attività e, prescindendo dal coronavirus, la direzione intrapresa conduce ad un mondo che, oltre a condividere e creare community, acquista e spende sempre più online.

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