Il lavoro del travel blogger
Si sente spesso parlare di travel blogger, ma chi è questa figura? Alcuni la definiscono una nuova figura professionale, altri un viaggiatore che ha l’hobby di raccontare le sue avventure in giro per il mondo. Insomma, c’è confusione intorno a questa figura che ha la fortuna di viaggiare per lavoro e di fornire, in qualche modo, un servizio agli altri.
Chi è il travel blogger?
E’ una persona che viaggia, che ama farlo e e che ha deciso di trasformare la sua passione in un lavoro. Non si tratta, dunque, di un commerciale né di una guida turistica che decide di fare lo scrittore di viaggi come seconda attività. L’utente medio, normalmente, si imbatte nei contenuti di un travel blogger leggendo dei blog tour. Questi sono una sorta di viaggi stampa realizzati però da veri blogger e non da giornalisti prestati al settore della scrittura per il web. Ritornando al travel blogger, egli ha la possibilità di visitare tanti posti per lavoro ma è anche vero che viene sballottato da un lato all’altro del mondo con programmi di viaggio spesso frenetici. Per lui il viaggio è lavoro e normalità, non è una vacanza.
A tanti potrebbe piacere questo lavoro ma è doveroso ricordare che per svolgerlo sono necessari degli sponsor. Questi, a loro volta, spesso appartengono a settori che poco hanno a che fare con il turismo, la ristorazione, eccetera. Quindi, i travel blogger, per reperire delle aziende disposte a sponsorizzare il viaggio, devono formulare delle proposte personalizzate, in base al tipo di potenziale committente. Questi, di norma, non finanzia l’intero viaggio per motivi di budget e di tempo. Inoltre, a differenza di quanto si può ipotizzare, le piccole realtà locali (hotel, pensioni, ostelli e ristoranti) sono più inclini a questo tipo di investimento rispetto alle realtà più strutturate. Quindi, non bisogna arrivare ai piani alti per iniziare come travel blogger. Se viaggiare e scrivere sono le vostre passioni preferite e avete il know how per raccontare al popolo del web delle storie, perché non provarci?